Caro Presidente
L'altro ieri una legge liberticida è stata approvata senza discussione alla Camera.Una legge iniqua che ci rende tutti un po' meno cittadini e molto di più sudditi.Una legge voluta non per il popolo,che non avendo nulla da temere non teme neppure le intercettazioni nè di leggere la Verità,che come diceva Gramsci,E SEMPRE RIVOLUZIONARIA,ma per la Casta,ancora una volta legiferante per se stessa sulla pelle dei cittadini.Due categorie di persone possono aver ideato un tale scempio giuridico:un sottile umorista o un imbecille in malafede.Non credo che questa amministrazione sia dotata di sottili umoristi,direi piuttosto di grossi comici che ormai rubano le battute ai veri professionisti.Rimane l'altra soluzione.Ci sarebbe da ridere se non ci fosse che ne va di mezzo la libertà di tuttiNon contenti di essere ultimi in Europa per lo sviluppo della Rete,insieme ad altre iniquità abbiamo dato una bella batosta anche alla circolazione delle idee su Internet.Mi vergogno profondamente della mia nazionalità nei confronti dei tanti amici stranieri che ormai si stanno stufando perfino di prendermi in giro!
Caro Presidente,lei che per ideali di libertà e democrazia ha sacrificato la sua giovinezza,lei che ha vivo il ricordo delle lotte per far si che oggi lei possa essere il garante della nostra Costituzione,Le chiedo una sola cosa:NON FIRMI QUESTA LEGGE LIBERTICIDA.Il popolo glie ne sarà grato.
Con affetto
Nicola AIMOLA-Pralungo (BI)